Il progetto ICE-ARC ha avuto l’obiettivo di comprendere e quantificare i molteplici stress che sono responsabili dei cambiamenti in atto nell’ambiente marino dell’Artico. Particolare attenzione è stata dedicata alla comprensione della rapida diminuzione della copertura di ghiaccio marino ed alla valutazione degli impatti climatici, economici e sociali di tali stress su scala regionale e globale. Poiché non è possibile considerare separatamente i singoli aspetti del sistema senza tenere conto delle reciproche interazioni, è necessario un approccio che includa gli effetti combinati di atmosfera/criosfera/oceano/ecosistemi. Le osservazioni sono state mirate alla riduzione delle incertezze nella comprensione dei processi fisici che sono attivi in Artico e che, pur avendo un ruolo nei cambiamenti del clima e degli ecosistemi, non sono ancora adeguatamente rappresentati nei modelli disponibili. I risultati del programma osservativo, che ha incluso l’utilizzo di sistemi di osservazione remota da piattaforme satellitari, compresi i radar ad apertura sintetica (SAR), sono stati utilizzati come input ad un modello ghiaccio-oceano-atmosfera che, opportunamente validato, fosse in grado di fare proiezioni, con incertezze ridotte, circa la natura ed il rate dei futuri cambiamenti della copertura di ghiaccio marino, della struttura dell’oceano e delle temperature e circolazione atmosferica. In parallelo, un modello di ecosistema ha avuto il medesimo ruolo per le risorse della vita marina. L’IREA ha contribuito ad ICE-ARC con lo sviluppo di una metodologia di inversione di immagini SAR della marginal ice zone per la stima dello spessore di ghiaccio frazil e pancake.
Prime contractor: Natural Environment Reserach Council, United Kingdom
Periodo di attività: 2014 - 2017
Finanziamento IREA: € 190.673
Responsabili IREA: Giacomo De Carolis
Attività: Modellistica di estrazione di parametri bio-geofisici